Halo Flashpoint | Sinossi

Halo Flashpoint è la recente trasposizione in un gioco di miniature del celeberrimo videogioco Halo – titolo lanciato da Bungie e passato in seguito a 343 Industries – realizzata da Mantic Games.

Sebbene in passato l’IP di Microsoft fosse già stata portata in un wargame come Halo: Ground Command di Spartan Games, questa è la prima volta che viene realizzato un gioco a schermaglie con tutti i crismi del caso.

Uno dei lavori passati di Mantic Games, il wargame a schermaglie Deadzone, è dichiaratamente alla base delle meccaniche di Halo Flashpoint e, sebbene ciò possa sembrare un aspetto negativo dovuto alla scarsa originalità del regolamento di gioco, il risultato è un insieme di regole dinamico, cinematico, facile da assimilare e molto adatto a rappresentare l’esperienza dinamica del celebre sparatutto multigiocatore.


Il regolamento

Lo spazio di gioco

La prima peculiarità del sistema alla base di Halo Flashpoint (e Deadzone) è data dalla superficie di gioco: una partita viene disputata infatti su una superficie di 24”x24”, la quale viene suddivisa in quadrati da 3”x3”. Immaginando di proiettare questi quadrati verticalmente si vanno a considerare dei cubi da 3” per lato, che rappresentano lo spazio essenziale nel quale interagiscono i modelli.

Questo sistema “a cubi” prevede che i modelli possano muoversi, sparare, attaccare, etc. contando il numero di cubi che li separano dal cubo in cui si trova il bersaglio della propria azione. La gittata delle armi da fuoco è quindi definita in cubi, il bonus che si ottiene quando si fa fuoco da una posizione sopraelevata richiede che un modello si trovi in un cubo più alto rispetto a quello del bersaglio, e via dicendo.
Ciò evidentemente avvicina l’esperienza a quella di un gioco da tavolo con plancia suddivisa in caselle riducendo la complessità data dall’uso dei misuratori che sono invece lo standard nei giochi di miniature a schermaglie.

Nella modalità multiplayer del videogioco si vedono Spartan accucciarsi, saltare, scivolare e arrampicarsi, mentre sparano, lanciano granate, cambiano armi, conquistano obiettivi, in una “danza mortale” cinematica e adrenalinica.
Il sistema a cubi è perfetto nel rappresentare tutto ciò: uno spartan che raggiunge un cubo può infatti essere posizionato in qualunque punto dello stesso e potrà così sfruttare gli scenici che attraversano il cubo per mettersi in copertura, eseguire salti, scalate, e via dicendo; ciò potrebbe non accadere con un sistema di movimento in centimetri/pollici, per cui ad esempio un modello con 8” di movimento potrebbe non raggiungere una copertura a 9” e rimanere allo scoperto, una situazione che fa vivere un’esperienza di gioco che potremmo definire “statica”.  Gli spostamenti tra un cubo e l’altro possono avvenire in qualunque direzione, compresa quella diagonale, e sono regolati da regole intuitive.
Occorre aggiungere inoltre che ciascun cubo può ospitare fino a due spartan per squadra e che si usa una linea di vista reale, perciò il sistema sprona a sfruttare gli elementi scenici ricompresi nei cubi.
In altre parole, i fan di Halo non avranno difficoltà a ritrovare le stesse esaltanti emozioni dell’arena sparatutto del videogioco.

Struttura di una partita

Il gioco prevede – ad oggi – esclusivamente una serie di iconiche modalità multiplayer, come Massacro, Teschio, Cattura la Bandiera e molte altre, da disputare in due giocatori che schierano 4 Spartan ciascuno.

La maggior parte delle modalità di gioco disponibili fa uso inoltre del classico sistema di “respawn”, per far tornare i modelli in campo dopo la loro eliminazione.

La partita si svolge in round e i giocatori attivano i propri modelli in maniera alternata finché tutti non saranno stati attivati e comincerà un altro round.
La partita termina dopo un certo numero di round o dopo che sono state raggiunte le condizioni di vittoria.

Azioni e combattimenti

Ciascun modello può eseguire un’azione lunga o due azioni rapide, una meccanica che ricorda molto Infinity, ma con un numero ben definito e intuitivo di possibilità tattiche. Buona parte di quanto spiegato finora può essere influenzato dalla meccanica dei Dadi di Comando, che vengono tirati a inizio round e possono fornire azioni aggiuntive ai modelli, o attivazioni a catena.

Gli scontri tra i modelli poi si basano su D8: in base all’azione eseguita dal modello, il giocatore tirerà un certo numero di dadi (ad es. 3 dadi da 8 per l’azione di sparare), che può essere influenzato da vari bonus o malus, e dovrà ottenere il numero indicato sul profilo del modello in questione, per quel particolare tipo di azione.
Inoltre, per ogni risultato del dado uguale a 8 si applicano i c.d. dadi esplosivi a rappresentare i “colpi alla testa”, i quali permettono di tirare un ulteriore dado senza limite alcuno finché si continuano a ottenere altri 8.

Vengono poi confrontati i successi ottenuti dai giocatori, che si annullano a vicenda, finché non restano solo i successi ottenuti da uno di loro; in altre parole, ogni risultato superiore al valore richiesto per il modello che attacca è un successo, ma è un successo anche ogni risultato superiore al valore richiesto per difendersi al modello che subisce l’attacco. Un successo in difesa annulla un successo in attacco, finché non rimarranno solo i successi dell’attaccante o del difensore. In caso di parità o di nessun successo per l’attaccante, il difensore non riceverà alcun danno, viceversa, i successi rimasti per l’attaccante diverranno colpi a segno.

I colpi a segno possono venire assorbiti da scudi energetici (che si ricaricano parzialmente a ogni round), un classico di Halo e, in caso questi vengano esauriti, dall’armatura del modello, diversa per ogni profilo di Spartan.

Spartan e oggetti

Un’ulteriore peculiarità di questa versione tabletop di Halo è la differenziazione tra i profili degli Spartan – e ovviamente dei Sangheili, o elitè.
I fan di Halo sapranno bene che l’esperienza del videogioco è perfettamente simmetrica, eccetto piccole modifiche agli equipaggiamenti che potevano essere apportate già in pre-partita in titoli come Halo: Reach e Halo 4, perciò ogni giocatore governa uno Spartan con le stesse identiche possibilità degli altri.

In Halo Flashpoint si è scelto di dare maggiore spazio alla lore anche in termini di gameplay: ecco allora che alcuni Spartan, identificati perlopiù dal set di armatura adottato, avranno profili delle caratteristiche diversi, capacità diverse nell’eseguire azioni e saranno dotati di parole chiave diverse.

Quanto al setup iniziale, ogni profilo di Spartan avrà in dotazione due armi predefinite, ma se ne possono acquistare altre in fase di costruzione della lista; vale la pena menzionare che le armi iniziali non sono per forza di potenza ridotta, in quanto alcuni Spartan possono addirittura iniziare con lame energetiche, martelli gravitazionali o lanciagranate.

Non mancheranno ovviamente armi, granate ed equipaggiamenti, sparsi per il campo di gioco, pronti per poter essere raccolti…anche dai cadaveri dei nemici! Tutti questi oggetti sono inoltre dotati di parole chiave, cosa che permette di distinguerne gli effetti e l’impatto a livello di gioco in modo efficace.


Materiali e accessori

Mantic realizza sempre prodotti di buona  qualità a un prezzo contenuto.. Per iniziare a giocare è preferibile avere il materiale fornito da uno dei set di base del gioco come la Recon Edition (della quale il nostro team di specialisti ha già realizzato l’unboxing) o la Spartan Edition, ma buona parte dei componenti può essere ricreata da un wargamer con un certo grado di esperienza.

Il gioco fa uso di carte profilo per i modelli e di carte per le armi, di una plancia da gioco a quadri, sulla quale è necessario usare un discreto numero di elementi scenici; non devono mancare inoltre diversi segnalini e numerosi D8, oltre ai dadi comando speciali.

Quanto ai modelli, questi rappresentano Spartan in diverse combinazioni tra set di armature e armi, con l’estetica generale che prende come riferimento il più recente Halo Infinite e che ricorda molto la personalizzazione tipica dell’esperienza multigiocatore. Inoltre, le sculture sono decisamente grandi, con l’altezza media di un modello di Spartan IV in armatura Mark VII che si assesta sui 45mm, cosa che dovrebbe agevolare notevolmente la pittura.


Conclusioni

In conclusione, Halo Flashpoint riesce a donare alla famosa IP, un’esperienza da tavolo che rispecchia sia la lore che la versione multiplayer.
Il gioco è rapido, facile da apprendere, visivamente appagante, e Mantic fornisce scatole complete di tutto il necessario per portare il giocatore a intavolare un match di arena multiplayer.

Recentemente è stata anche lanciata la web app ufficiale, che include le regole di gioco (altrimenti contenute nelle scatole ufficiali o acquistabili dal sito Mantic in versione digitale), la possibilità di creare liste ed esportare le carte in PDF, nonché di organizzare tornei ed eventi.

La presenza dei Sangheili fin dalle prime uscite e la seconda wave Rise of the Banished inoltre mostra fin da subito che l’intenzione è quella di portare, poco per volta, tutto l’universo di Halo all’interno di Flashpoint.

Questo per gli amanti del videogioco non potrà che far pensare ad altre razze dei Covenant, a Marine e ODST, al Flood, e via dicendo, ma anche a ulteriori modalità di gioco, come Sparatorie e scontri massivi che magari finiranno per includere gli iconici veicoli come Warthog, Scorpion, Ghost, etc. Proprio con il lancio dell’espansione dedicata ai Banished è stato confermato l’arrivo della Grande Battaglia a Squadre, un adattamento della famosa modalità 8vs8 che, nel caso del wargame, vedrà il doppio dei punti in campo in una mappa più grande, con l’assenza di respawn e un numero predefinito di armi speciali in campo.

Non resta che godersi l’attuale e splendido Halo Flashpoint e seguire Mantic Games sui social per rimanere aggiornati sui futuri sviluppi, ma soprattutto gli studenti interessati al corso sono invitati a unirsi al gruppo facebook italiano dedicato al gioco!